La sindrome metabolica (detta anche sindrome x, sindrome da insulino-resistenza, CHAOS o sindrome di Reaven) è in realtà un insieme di problematiche a livello fisico che si presentano simultaneamente e predispongono il paziente a malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Un approfondimento sul un fattore di rischio per la disfunzione erettile che è causa di molti problemi di salute: la sindrome metabolica.
La sindrome metabolica (detta anche sindrome x, sindrome da insulino-resistenza, CHAOS o sindrome di Reaven) è in realtà un insieme di problematiche a livello fisico che si presentano simultaneamente e predispongono il paziente a malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
La correlazione con la disfunzione erettile è presto spiegata proprio per i problemi vascolari che questa sindrome causa. Infatti i soggetti che ne soffrono presentano un’eccessiva mole di grassi nel proprio corpo, ipertensione arteriosa, alta percentuale di colesterolo Idl (“cattivo”) e trigliceridi nel sangue e bassa percentuale del cosiddetto colesterolo “buono” (Hdl), tutti problemi che non giovano di certo al corretto funzionamento del cuore e che quindi vanno ad interferire con la circolazione del sangue nel corpo.
Questa malattia è collegata a doppio filo con lo stile di vita che una persona può condurre: una vita sedentaria e una dieta sbilanciata verso cibi grassi e bevande gassate sono le prime cause che portano a sviluppare la sindrome metabolica. L’insorgere dell’ipercolesterolemia e di aterosclerosi, l’accumulo sulla parete arteriosa dei grassi, aggrava ulteriormente la circolazione del sangue nei vasi e interferisce con il metabolismo del corpo. Infine l’avanzare dell’età può portare alla manifestazione della sindrome con una maggior frequenza e facilità: per gli uomini è determinante dai 45 anni, per le donne dai 55.
Cinque sono i criteri istituiti dall’International Diabetes Federation nel 2005 su cui si basano i medici per diagnosticare la sindrome metabolica: la glicemia a digiuno oltre i 100 mg/dl e quindi allo stadio alterato, l’ipertensione arteriosa oltre i 130/85 mm Hg, l’ipertrigliceridemia oltre i 150 mg/dl, meno di 40 mg/dl negli uomini e meno di 50 mg/dl nelle donne di colesterolo buono e una circonferenza vita oltre i 94 cm negli uomini e oltre gli 80 cm nelle donne.
Dato che la sindrome metabolica si presenta con sintomi e fattori di rischio che cambiano da persona a persona, non esiste un’unica terapia, ma si procede a curare ogni singolo fattore di rischio che si presenta nel paziente, badando alla situazione generale e alla correlazione dei fattori tra di loro.
I molti pazienti che soffrono della sindrome metabolica sono informati su tutto ciò che questa condizione può portare; tutto tranne la predisposizione e il maggior rischio a soffrire di disfunzione erettile. In un recente studio del Dipartimento di Urologia dell’Okmeydani Training and Research Hospital di Istanbul, si è visto come moltissimi uomini aventi la sindrome metabolica avessero sviluppato problemi di disfunzione erettile, ma che non fossero stati avvertiti della correlazione delle due malattie, nonostante la comprovata incidenza della sindrome metabolica sull’attività sessuale maschile. Si tratta sempre di un problema di scarsa o incompleta informazione nei confronti del paziente e del concentrarsi, da parte dei medici, esclusivamente sui sintomi più gravi, senza affrontare quelli meno incisivi.
Il corpo umano è un’unica e sola macchina perfetta. Se qualche ingranaggio non funziona rischia di compromettere anche gli altri, in una catena di causa ed effetto che può portare a sviluppare diversi problemi anche se a prima vista non correlati. Sicuramente è importante sfruttare ogni leva possibile per far scattare un campanello di allarme a chi conduce uno stile di vita poco sano e a chi inizia a intercettare i primi sintomi. Il benessere sessuale è sicuramente uno di quelle leve e non va tralasciata.
Sono diabetico e ormai pensavo di essere destinato a non poter avere rapporti soddisfacenti con mia moglie. Poi visitando vari forum di settore ho letto di altre persone con il mio stesso problema parlare bene di questo trattamento e allora mi sono convinto a fare una visita. Ho incontrato persone serie e professionali.
La paura di sprecare altro tempo e soldi mi avevano fatto perdere la voglia di risolvere il mio problema. Non nascondo che quando ho iniziato il trattamento ero ancora un po’ preoccupato anche se l’andrologo del centro SolvED mi aveva prospettato con molta sicurezza e serenità che avrei avuto dei miglioramenti, come poi è stato.
- Viaggio spesso all’estero e avevo sentito delle onde d’urto per migliorare i problemi di erezione. Quando ho saputo che erano disponibili anche in Italia ho voluto subito provarle e ve le consiglio.
Ho 56 anni e avevo questo problema da una decina di anni, con alti e bassi e usando di tutto. Ultimamente ero arrivato al punto che non funzionava più nulla, ed ero in un tale stato di depressione che stavo rovinando anche la mia vita lavorativa, oltre a quella familiare.
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