Le evoluzioni in campo scientifico hanno prodotto l’innovativa terapia ad onde d’urto a bassa intensità per la cura dell’impotenza. E’ un trattamento non invasivo e assolutamente privo della necessità di soluzioni farmacologiche, come la miglior attuale metodologia fra i vari rimedi per la disfunzione erettile.
Per svolgere la terapia ad onde d’urto, si utilizza un applicatore che viene ad essere posizionato localmente sulle zone che debbono essere trattate. Nelle varie aree anatomiche vengono applicate le onde d’urto per un lasso di tempo che può variare dai tre ai cinque minuti. In genere le sessioni di trattamento possono avere una durata che oscilla fra i quindici e i venti minuti.
Il soggetto che si sottopone alla terapia ad onde d’urto come rimedio alla disfunzione erettile, non prova alcun dolore, né vi sono controindicazioni. I numerosi studi compiuti su questa particolare forma di terapia hanno avuto sempre ottimi risultati, e sono molti gli uomini che hanno avuto modo di constatare come le loro erezioni siano migliorate e come, grazie a questa terapia, siano in grado di avere nuovamente completi e soddisfacenti rapporti sessuali.
I fattori che possono determinare una disfunzione erettile possono avere origini diverse e alle volte questi fattori possono anche risultare essere in combinazione fra di loro. Tuttavia la causa principale di disfunzione erettile è quella vascolare. Si ha quindi una modificazione patologica, in pratica una interruzione, dei vasi sanguigni. A causa di ciò si ha una riduzione del flusso di sangue arterioso nei corpi cavernosi presenti nel pene. Questo impedisce al pene di indurirsi e di poter mantenere una sufficiente erezione.
La terapia con onde d’urto ha potuto evidenziare come possa stimolare il processo naturale di angiogenesi che farà sorgere dei nuovi vasi sanguigni, permettendo quindi di poter avere nuovamente una normale e gratificante attività sessuale. Le problematiche relative alla disfunzione erettile possono essere per un uomo difficili da dover affrontare. Basta semplicemente pensare che i soggetti sofferenti fino a non molto tempo fa erano definiti, in maniera pco discreta, impotenti.
Il mondo scientifico ha adottato questa nuova terminologia anche per precisare in maniera più idonea questa disfunzione sessuale. Oggi quando si parla di disfunzione erettile si intende definire l’impossibilità da parte di un soggetto sia di raggiungere sia di mantenere una erezione del pene, tale che risulti essere sufficiente per portare a termine un soddisfacente rapporto sessuale. Se in tutto questo vi è l’implicazione di numerosi fattori che possono trarre la loro origine da problematiche che investono fattori psicologi e fisici, quel che è certo che grazie alla terapia ad onde d’urto si possono gettare delle serie basi per soluzione del problema a lungo termine.
Tra i vari metodi per curare l’impotenza, questa tipologia di terapia è da valutare molto positivamente, in quanto non risulta essere invasiva, oppure dolorosa e non ha necessità di ricorrere ad un supporto farmacologico.
Sono diabetico e ormai pensavo di essere destinato a non poter avere rapporti soddisfacenti con mia moglie. Poi visitando vari forum di settore ho letto di altre persone con il mio stesso problema parlare bene di questo trattamento e allora mi sono convinto a fare una visita. Ho incontrato persone serie e professionali.
La paura di sprecare altro tempo e soldi mi avevano fatto perdere la voglia di risolvere il mio problema. Non nascondo che quando ho iniziato il trattamento ero ancora un po’ preoccupato anche se l’andrologo del centro SolvED mi aveva prospettato con molta sicurezza e serenità che avrei avuto dei miglioramenti, come poi è stato.
- Viaggio spesso all’estero e avevo sentito delle onde d’urto per migliorare i problemi di erezione. Quando ho saputo che erano disponibili anche in Italia ho voluto subito provarle e ve le consiglio.
Ho 56 anni e avevo questo problema da una decina di anni, con alti e bassi e usando di tutto. Ultimamente ero arrivato al punto che non funzionava più nulla, ed ero in un tale stato di depressione che stavo rovinando anche la mia vita lavorativa, oltre a quella familiare.
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