La terapia che usa onde d’urto extracorporee a bassa intensità continua a registrare molti successi, soprattutto nel campo dei problemi vascolari e della vascolarizzazione del cuore.
Nuove conferme dell’efficacia di questa terapia arrivano proprio dall’Italia, dall’equipe del Prof. Margonato, primario di Cardiologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, in collaborazione con il Prof. Colombo dell’Unità Coronarica Intensiva (IRCCS). Il team ha eseguito uno studio su pazienti affetti da Angina Pectoris utilizzando la tecnologia a onde d’urto per rivascolarizzare la zona del miocardio fortemente danneggiata dagli attacchi.
I medici hanno utilizzato la macchina da cui è stata sviluppata la tecnologia SolvED per la cura della disfunzione erettile vascolare, confermandone l’efficacia e la sicurezza del trattamento di vascolarizzazione del cuore e pubblicando i risultati sull’International Journal of Cardiology di Maggio.
L’Angina Pectoris si presenta come un intenso dolore al torace causato da un’insufficienza di ossigeno nel cuore; questo dolore, se prolungato oltre i 15 minuti, può portare all’infarto in quanto stressa il tessuto muscolare per troppo tempo e in modo troppo intensivo.
L’Angina Pectoris è una sfida per i cardiologi, dichiarano i medici del San Raffaele, perché nonostante i moderni interventi e i numerosi progressi nelle tecniche medicali, non è raro per gli stessi medici trovarsi disarmati di fronte a pazienti con sintomi gravi e che sono giunti al livello più aggressivo della terapia; molti pazienti poi non hanno più i requisiti per un’ulteriore rivascolarizzazione di tipo chirurgica.
Il team di ricerca italiano ha identificato nella terapia a onde d’urto, la soluzione ideale per i pazienti con Angina Pectoris. I trattamenti con queste onde spingono il corpo stesso a rigenerare lo schema dei vasi sanguigni, incoraggiano il corpo a reagire. Come per SolvED, le onde d’urto non hanno nessun effetto collaterale, sono indolori e costituiscono una soluzione duratura nel tempo.
Sia per l’amore che per il cuore, la tecnologia a onde d’urto è la risposta tecnologica per risollevare le sorti di moltissimi pazienti in tutto il mondo dove la vascolarizzazione del cuore e di altri apparati è di vitale importanza.
Sono diabetico e ormai pensavo di essere destinato a non poter avere rapporti soddisfacenti con mia moglie. Poi visitando vari forum di settore ho letto di altre persone con il mio stesso problema parlare bene di questo trattamento e allora mi sono convinto a fare una visita. Ho incontrato persone serie e professionali.
La paura di sprecare altro tempo e soldi mi avevano fatto perdere la voglia di risolvere il mio problema. Non nascondo che quando ho iniziato il trattamento ero ancora un po’ preoccupato anche se l’andrologo del centro SolvED mi aveva prospettato con molta sicurezza e serenità che avrei avuto dei miglioramenti, come poi è stato.
- Viaggio spesso all’estero e avevo sentito delle onde d’urto per migliorare i problemi di erezione. Quando ho saputo che erano disponibili anche in Italia ho voluto subito provarle e ve le consiglio.
Ho 56 anni e avevo questo problema da una decina di anni, con alti e bassi e usando di tutto. Ultimamente ero arrivato al punto che non funzionava più nulla, ed ero in un tale stato di depressione che stavo rovinando anche la mia vita lavorativa, oltre a quella familiare.
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