{"id":415,"date":"2022-05-25T13:36:31","date_gmt":"2022-05-25T13:36:31","guid":{"rendered":"https:\/\/solv-ed.it\/?p=415"},"modified":"2022-05-25T13:37:09","modified_gmt":"2022-05-25T13:37:09","slug":"da-tokyo-nuove-conferme-sulla-terapia-a-onde-durto-per-la-disfunzione-erettile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/solv-ed.it\/index.php\/2022\/05\/25\/da-tokyo-nuove-conferme-sulla-terapia-a-onde-durto-per-la-disfunzione-erettile\/","title":{"rendered":"Da Tokyo nuove conferme sulla terapia a onde d\u2019urto per la disfunzione erettile"},"content":{"rendered":"\t\t
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Da Tokyo nuove conferme sulla terapia a onde d\u2019urto per la disfunzione erettile<\/span><\/b><\/h1>

La disfunzione erettile<\/span> colpisce molti uomini ogni anno per cause diverse. L\u2019avanzare dell\u2019et\u00e0 e il conseguente degenero del tessuto e delle cellule \u00e8 il primo fattore che pu\u00f2 portare a sviluppare problemi di erezione.<\/span><\/p>

Come si \u00e8 gi\u00e0 approfondito in diversi articoli (qui alcuni link: diabete, droghe e alcool, fumo, sindrome metabolica), la disfunzione erettile \u00e8 soprattutto una complicanza derivata da altre malattie spesso anche gravi. Questi fattori determinano il livello di gravit\u00e0 della problematica e sono importanti per capire in anticipo l\u2019efficacia della terapia medica, in particolare della nuova terapia che sfrutta le onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0 per curare l’impotenza<\/span>.<\/span><\/p>

Da Tokyo nuove conferme sulla terapia a onde d\u2019urto per la disfunzione erettile. Presentato l\u2019ultimo studio sui fattori di et\u00e0 e sulla presenza di complicanze.<\/span><\/p>

Il 3 Settembre 2015 \u00e8 stato pubblicato sul Giornale Internazionale di Urologia<\/span> uno studio clinico atto a comprendere l\u2019impatto che l\u2019invecchiamento dei tessuti e la presenza di una o pi\u00f9 complicanze nel paziente, hanno sulla possibilit\u00e0 di risolvere la disfunzione erettile con la terapia a onde d\u2019urto. I controlli sono stati eseguiti a 1, 3 e 6 mesi dopo la conclusione della terapia.<\/span><\/p>

LA RICERCA<\/span><\/span><\/p>

Lo studio \u00e8 stato svolto dal dr. Shigeo Horie<\/span> del dipartimento di Urologia dell\u2019Universit\u00e0 di Juntendo di Tokyo<\/span> che ha sottoposto alla terapia pazienti affetti da disfunzione erettile, ma escludendo gli uomini con precedenti operazioni penili e\/o con patologie neurologiche. I pazienti presi in esame sono stati infine quelli con una disfunzione erettile media e severa non richiedenti medicazioni particolari.<\/span><\/p>

In totale sono stati trattati 56 pazienti. Di questi, 21 con ipertensione<\/span>, 10 con diabete mellito di tipo 2<\/span>, 5 con problemi ischemici al cuore<\/span> e 13 con iperlipidemia<\/span>. I pazienti sono stati sottoposti alla terapia con l\u2019ED1000 della Medispec<\/span>, una macchina generatrice di onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0. L\u2019equipe del dr. Horie ha seguito il protocollo standard<\/span> applicando le onde d\u2019urto in 5 punti del pene: 3 sulla lunghezza e due sulle crura (ai lati della base). I medici hanno applicato 300 onde d\u2019urto da 0.09 mJ\/mm\u00b2 per tre minuti in ogni punto, con una frequenza di 120 onde d\u2019urto al minuto. Per quanto riguarda l\u2019applicazione sulla lunghezza del pene, \u00e8 stato effettuato su un unico lato, in quanto le onde d\u2019urto sono in grado di raggiungere entrambi i corpi cavernosi. Il periodo di trattamento \u00e8 stato di 9 settimane diviso in tre settimane alla volta, due sedute a settimana, senza ulteriori trattamenti aggiuntivi<\/span>.<\/span><\/p>

I RISULTATI<\/span><\/span><\/p>

I risultati<\/span> riscontrati hanno mostrato un netto miglioramento della funzione erettiva appena un mese dopo la fine del trattamento<\/span>. Questi punteggi positivi sono stati mantenuti dai pazienti anche nei 6 mesi successivi. In particolare nei pazienti senza alcuna complicanza \u00e8 stato registrato un miglioramento nei punteggi del 70%<\/span>, mentre per i pazienti con complicanze l\u2019efficacia della terapia \u00e8 stata diversa per le varie situazioni ma con dei grossi miglioramenti nei diversi gruppi: pazienti affetti da ipertensione, pazienti diabetici, pazienti con problemi ischemici e ei pazienti con iperlipidemia. Per tutta la durata del trattamento nessun paziente ha provato dolore o mostrato qualsiasi tipo di effetto collaterale. I ricercatori hanno voluto suddividere i pazienti in diversi 4 gruppi in base a et\u00e0 e quantit\u00e0 di complicanze: minori di 65 anni con 2 o meno complicanze, minori di 65 con 3 o pi\u00f9 complicanze, maggiori di 65 anni con 2 o meno complicanze e maggiori di 65 anni con 3 o pi\u00f9 complicanze. Di questi 4 gruppi solo i pazienti con meno di 65 anni e 2 o meno complicanze hanno mostrato parametri di miglioramento continuo fino al sesto mese di controllo. Per gli altri gruppi il miglioramento ha avuto un rallentamento pi\u00f9 o meno breve nei successivi 5 mesi al primo controllo, ma sempre chiudendo in positivo rispetto al punto di partenza.<\/span><\/p>

Da questi risultati si evince che una pi\u00f9 giovane et\u00e0 \u00e8 un fattore predittivo importante per l\u2019efficacia della terapia<\/span>. Infatti le cellule di un corpo pi\u00f9 giovane rispondono meglio alle stimolazioni delle onde d\u2019urto per indurre la vasodilatazione e l\u2019angiogenesi. Anche la gravit\u00e0 della disfunzione erettile: meno \u00e8 grave la problematica e pi\u00f9 sar\u00e0 facile avere un grosso miglioramento, mentre per una disfunzione erettile severa i risultati saranno pi\u00f9 contenuti, ma comunque positivi. La gravit\u00e0 della disfunzione erettile \u00e8 collegata alle complicanze come ipertensione, diabete, iperlipidemia e problemi alle arterie coronariche. Avere pi\u00f9 complicanze \u00e8 un fattore negativo per l\u2019efficacia della terapia, che avr\u00e0 bisogno di pi\u00f9 sedute per raggiungere lo stesso risultato di chi ha meno o nessuna complicanza.<\/span><\/span><\/p>

I dati dell\u2019equipe giapponese hanno mostrato l\u2019efficacia della terapia a onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0 per la disfunzione erettile e hanno potuto valutare i fattori predittivi del suo successo. Infatti la vasodilatazione e il fenomeno di angiogenesi dei corpi cavernosi, sono meccanismi indotti da questa terapia che si possono registrare. Le onde d\u2019urto producono un numero significativo di nuovi vasi sanguigni e inducono la proliferazione di cellule nucleari antigene.<\/span><\/p>

LA TERAPIA<\/span><\/span><\/p>

La terapia extracorporea con onde d\u2019urto<\/span><\/span>, prima applicata a urolitiasi del tratto urinario superiore, \u00e8 una procedura comune nel campo urologico. Successivamente \u00e8 stata introdotta rispettivamente nell\u2019ortopedia e nelle discipline cardiovascolari per il trattamento delle condizioni muscolo-scheletriche dei tessuti molli e dei danni ischemici alle arterie coronariche. Il meccanismo alla base dell\u2019efficacia dell\u2019onda d\u2019urto per la malattia ischemica \u00e8 la vasodilatazione<\/span> e l\u2019angiogenesi<\/span>. Recentemente l\u2019applicazione delle onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0 \u00e8 stata introdotta come trattamento efficace e nuovo per la disfunzione erettile. Il primo trial randomizzato di qualche anno fa, ha mostrato un\u2019eccellente superiorit\u00e0 riportando pi\u00f9 della met\u00e0 dei pazienti, in grado di avere di nuovo un\u2019erezione sufficiente per la penetrazione.<\/span><\/p>

Il trattamento a onde d\u2019urto \u00e8 stato applicato a diversi problemi clinici relativi all\u2019ischemia o al basso flusso arterioso. Diversi trial hanno mostrato l\u2019efficacia delle onde d\u2019urto nel trattare i problemi alle arterie coronariche. Il trattamento a onde d\u2019urto \u00e8 meno invasivo e sicuro rispetto ai normali trattamenti, come la chirurgia, ed \u00e8 facilmente applicabile ai pazienti fortemente compromessi con complicanze severe che non possono assumere tranquillamente i farmaci in commercio per via dei molti effetti collaterali (Via#ra, #evitra e #ialis). Inoltre \u00e8 gi\u00e0 stata dimostrata l\u2019efficacia di questa terapia in diversi studi per tutti i pazienti non rispondenti alla terapia farmacologica con inibitori PDE5. Nei pazienti diabetici le onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0 rigenerano i nervi neurologici, incrementano il tessuto endoteliale e regolando il muscolo contenuto nei corpi cavernosi.<\/span><\/p>

LA TERAPIA E IL DIABETE<\/span><\/span><\/p>

L\u2019uso degli inibitori PDE5 ha s\u00ec rivoluzionato il trattamento per la disfunzione erettile, ma oltre il 15% dei pazienti non reagisce al trattamento. La disfunzione erettile diabetica, ad esempio, risponde meno agli inibitori PDE5 e dipende molto dalla sua severit\u00e0. Infatti di tutti i pazienti diabetici con due o pi\u00f9 complicanze legate alla malattia, solo il 40% risponde agli inibitori. Fino ad oggi, dispositivi a vuoto, iniezioni intracavernose e protesi sono rimaste le soluzioni per questi pazienti, tuttavia questi trattamenti sono invasivi e con un tasso di interruzione della terapia molto alto. Questo ultimo studio ha sottolineato, insieme a tutti quelli svolti in precedenza (ad esempio questo: link), come la terapia a onde d\u2019urto a bassa intensit\u00e0 pu\u00f2 essere una terapia di primo livello per chi soffre di disfunzione erettile e una terapia di salvataggio per i pazienti che non rispondono ai farmaci<\/span>. Questa terapia pu\u00f2 trattare approssimativamente pi\u00f9 del 60% dei pazienti con una disfunzione erettile di gravit\u00e0 media e pu\u00f2 rivelarsi una terapia di salvataggio per i pazienti anche pi\u00f9 gravi.<\/span><\/p><\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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